La vita dell'ape non è semplice, spesso e volentieri si trova a fronteggiare nemici sia fuori che dentro l'arnia. Nemici a volte invisibili.
Li classificheremo in questo modo:
Danno | |
Morte |
L'uomo e tutte le schifezze utilizzate nell'agricoltura.
Varroa? Orsi golosi di miele? No!
Il nemico numero uno delle api è sicuramente l'uomo con il folle (ab)uso di pesticidi nell'agricoltura. L'Italia purtoppo primeggia in Europa per l'utilizzo di queste sostanze, come rivela un recente rapporto dell'Ispra - l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Per combattere parassiti quali la Diabrotica del mais per esempio si è ricorso all'impiego di neonicotinoidi (che hanno sostituito il DDT). Prodotti dichiarati innoqui da chi li produce e che hanno causato morie enormi non solo sulle api ma su tanti altri animali che nulla c'entravano con il mais.
Lenti passi in avanti son stati fatti ma i margini per "alleggerire" le sofferenze delle api sono enormi.
La Varroa
La varroa, nemico giurato delle Api.
In Italia è comparsa nel 1981 e da allora non se ne più andata. Solamente in Australia non è presente.
Eliminarla completamente dalla famiglia d'api è praticamente impossibile, si può ben contenere con apposite tecniche/trattamenti (indispensabili per la sopravvivenza del nucleo).
Calabrone nostrano
Non fatevi impietosire dall'immagine, il calabrone è un predatore molto temuto dalle api.
Non causa la morte della famiglia ma può causare pesanti danni all'apiario.
Per limitarne i danni è consigliabile installare nelle vicinanze delle arnie qualche trappola (tipo modello Tap Trap) con un composto zuccherino (con l'aggiunta di un mezzo bicchiere di aceto di vino per evitare che ci finiscano dentro delle api).
E' impressionante vedere quanti calabroni possono essere catturati da queste trappole.
Vespa Velutina (calabrone asiatico)
Arrivato in Europa nella prima metà degli anni 2000 (primo avvistamento in Francia) inizia a preoccupare seriamente anche l'Italia.
Pericoloso anche per l'uomo, si nutre di api (specialmente bottinatrici) e porta alla morte dell'intera famiglia. Le api, impaurite dalla presenza di questi predatori, tendono a non uscire più dal nido.
In Asia le api hanno adottato comportamenti per contrastarla, in Europa ancora no.
Si differenzia dal "nostro" calabrone per le minori dimensioni e il colore giallo delle estremità delle zampe.
E' FONDAMENTALE CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DI QUESTO INSETTO.
Ecco alcuni link per effettuare una segnalazioni:
http://www.vespavelutina.eu/effettua-una-segnalazione/
http://www.stopvelutina.it/effettua-una-segnalazione/
Ecco un video AGGHIACCIANTE di questo mostro:
Aethina tumida
E' un piccolo coleottero originario del Sud Africa, ha fatto capolino in Italia nel 2014.
Le larve del coleottero scavano gallerie tra le celle contenenti miele, defecandovi ed alimentandosi, causando la fermentazione e l'alterazione del miele (cambiamento di colore e sapore).
In casi di infestazione estrema può portare alla sciamatura della famiglia.
In Calabria (unica regione colpita dal coleottero al momento) vengono bruciati interi apiari per contrastare il problema.